Chi è The Punisher?

The Punisher è un vigilante ed antieroe dei fumetti Marvel Comics, creato da Gerry Conway, Ross Andru e John Romita Sr.

Chi è The Punisher?
Il personaggio del Punitore, conosciuto anche come Punisher, è un vigilante ed antieroe dei fumetti Marvel Comics, creato da Gerry Conway (testi), Ross Andru e John Romita Sr. (disegni).

Il suo vero nome è Frank Castle, un veterano pluridecorato dello U.S. Marine Corps che ha deciso di intraprendere una guerra personale contro la criminalità del mondo in seguito all’assassinio della sua famiglia da parte della mafia. Utilizzando le sue competenze militari e tattiche, il Punitore impiega metodi violenti e spesso illegali come l’omicidio, la coercizione, la tortura e l’estorsione per eliminare i criminali.

L’aspetto brutale del personaggio e la sua predisposizione alla violenza lo hanno reso un antieroe psicologicamente complesso e controverso, diventando un’icona dei fumetti americani negli anni ’70 e l’antesignano di una nuova ondata di antieroi negli anni ’80. Secondo la classifica stilata nel 2011 da IGN, il Punitore si è posizionato al 27º posto come uno dei più grandi eroi della storia dei fumetti, preceduto solo da Rick Grimes e seguito da Swamp Thing.

Genesi di The Punisher

Il personaggio del Punitore è stato creato da Gerry Conway, che si è ispirato al personaggio di Mack Bolan, protagonista della serie The Executioner. Conway ha abbozzato il design del personaggio, incluso un piccolo totenkopf a destra del petto, ma il direttore artistico John Romita Sr. ha allargato l’emblema su tutto il torso. Il personaggio è stato disegnato per la prima volta dall’illustratore Ross Andru. Stan Lee ha suggerito il nome “Punitore” quando Conway stava cercando un nome per il personaggio, poiché il nome originale di Conway, “Assassin“, aveva una connotazione troppo negativa. Lee ha suggerito il nome “Punitore” perché gli ricordava un personaggio relativamente poco importante che aveva creato in precedenza, uno dei robot di Galactus. Conway ha accettato il nome, poiché Lee era l’editore della Marvel al momento.

Il personaggio del Punitore è stato descritto come una persona ossessionata dalla vendetta, incapace di vedere il mondo in modo sfumato e che si presta a molte interpretazioni e angoli di approccio. Secondo Garth Ennis, il Punitore vede il mondo solo in bianco e nero, mentre secondo il creatore del personaggio, Gerry Conway, il Punitore è come un test di Rorschach, aperto a molte interpretazioni. Steven Grant lo ha paragonato alla filosofia di Heidegger, che sostiene che l’individuo deve scegliere un obiettivo e perseguirlo con tutto il cuore, nonostante la certezza della morte e della mancanza di significato dell’azione. In questo senso, il Punitore è un uomo che sa di dover morire e che le sue azioni non avranno un significato duraturo, ma continua comunque a perseguire il suo obiettivo, perché è ciò che ha scelto di fare.

Storia editoriale

La prima apparizione del personaggio avviene nel febbraio del 1974 su The Amazing Spider-Man (vol. 1) n. 129, inizialmente come avversario e poi come alleato dell’Uomo Ragno. Grazie alla popolarità acquisita tra i lettori, il personaggio diventa un comprimario ricorrente in numerose storie, comparendo anche in altre testate come Capitan America e Nightcrawler.

Negli anni ’80 diventa protagonista di una breve serie in bianco e nero scritta da Archie Goodwin e della celebre serie di “Devil” di Frank Miller.

Nel 1986 viene pubblicata una miniserie di 5 albi intitolata “The Punisher“, che riscuote un enorme successo e viene seguita da una serie regolare, The Punisher (vol. 2), durata 104 numeri. Sono state pubblicate anche altre due testate, The Punisher War Journal e The Punisher War Zone, oltre a un magazine di 16 numeri. Dopo la cancellazione delle 3 testate, il personaggio scompare dalla continuity dell’Universo Marvel, ma nel 1998 viene reinventato dallo sceneggiatore Christopher Golden come una sorta di angelo infernale nella miniserie The Punisher: Purgatory, che tuttavia viene criticata dai fan per la snaturazione del personaggio.

Nel 2000, la Marvel decide di fare un esperimento affidando a Garth Ennis e Steve Dillon il rilancio del personaggio di The Punisher sotto l’etichetta Marvel Knights. La miniserie in 12 albi intitolata The Punisher (vol. 5), caratterizzata da umorismo nero e violenza, cancella la precedente versione del personaggio e ottiene un grande successo di pubblico e critica. Questo successo porta Ennis a essere ingaggiato per una nuova serie regolare, The Punisher (vol. 6), composta da 37 numeri (agosto 2001-febbraio 2004).

Successivamente, viene lanciata una nuova testata, The Punisher (vol. 7), indirizzata a un pubblico adulto e distribuita sotto l’etichetta Marvel MAX. Questa serie dura 75 numeri (marzo 2004-ottobre 2009) e viene affiancata dal secondo volume di The Punisher War Journal, composto da 26 albi (gennaio 2007-2009), che racconta le avventure del personaggio durante gli eventi di Civil War, World War Hulk e Secret Invasion.

Con l’inizio della saga Dark Reign, viene lanciata una nuova serie regolare intitolata The Punisher (vol. 8), che dura 21 numeri (marzo 2009-novembre 2010). In questa serie, il protagonista viene ucciso e resuscitato in modo simile al Mostro di Frankenstein, tanto che la testata viene ribattezzata Franken-Castle per gli ultimi 5 numeri.

Quasi contemporaneamente alla pubblicazione della nona serie, The Punisher (vol. 9), scritta da Greg Rucka (agosto 2011-settembre 2012), Jason Aaron prende in mano il personaggio nella serie PunisherMAX (gennaio 2010-febbraio 2012). Questa serie segue la linea temporale e la continuità della linea adulta avviata da Ennis.

Verso la fine del 2009, la Marvel ha reso nota la cronologia di lettura ufficiale del personaggio di The Punisher al fine di facilitarne la comprensione della continuità delle storie. Inizialmente, è stato stabilito che i cicli di storie di Ennis, così come le altre pubblicate sotto Marvel Knights e MAX, appartengono a una realtà alternativa.

L’ordine cronologico ufficiale delle storie di The Punisher è il seguente:
  • The Punisher: Year One n. 1-4 (dicembre 1994-marzo 1995), che racconta il primo anno di attività del vigilante.
  • Essential Punisher vol. 1 TPB, che contiene gli incontri/scontri iniziali di Punisher con altri personaggi dell’Universo Marvel.
  • The Punisher (vol. 1) n. 1-5 (gennaio-maggio 1986), che narra l’inizio della crociata di Frank Castle.
  • Essential Punisher vol. 2 TPB, che include i primi 20 numeri della serie regolare di Punisher, l’Annual 1988 e l’albo Daredevil (vol. 1) n. 257.
  • The Punisher War Journal (vol. 1) n. 1-8 (novembre 1988-settembre 1989).
  • Essential Punisher vol. 3 TPB, che comprende i numeri 21-40 della seconda serie regolare dedicata al personaggio e gli Annual 1989 e 1990.
  • The Punisher War Zone n. 26-30 (aprile 1994-agosto 1994).
  • The Punisher War Zone n. 31-36 (settembre 1994-febbraio 1995).
  • Punisher War Journal (vol. 2) n. 1-26 (gennaio 2007-febbraio 2009).

Successivamente, con l’iniziativa editoriale Marvel NOW!, il personaggio di Punisher diventa uno dei protagonisti della seconda testata dedicata ai Thunderbolts, che si conclude dopo 32 numeri (febbraio 2013-novembre 2014).

Subito dopo, è stata lanciata la decima serie dedicata alle avventure in solitaria del personaggio, scritta da Nathan Edmondson per un totale di 20 numeri (aprile 2014-settembre 2015).

Con il rilancio di tutte le testate della casa editrice sotto il marchio All New All Different Marvel, la sceneggiatrice Becky Cloonan è stata incaricata della decima serie regolare dedicata al personaggio.

Edizioni italiane

In Italia, le avventure di The Punisher sono state presentate per la prima volta negli anni settanta dall’Editoriale Corno, che ha deciso di chiamarlo “Il Punitore” nelle prime edizioni de L’Uomo Ragno. Questa traduzione è stata mantenuta anche dagli editori successivi, come Star Comics e Marvel Italia, per circa vent’anni. Tuttavia, verso la fine degli anni novanta, il personaggio ha iniziato a essere presentato con il suo nome originale anche nella versione italiana.

Negli ultimi anni novanta, nelle edizioni italiane, si è iniziato a utilizzare il nome originale del personaggio anziché la traduzione “Punitore“, soprattutto nei titoli degli albi che contenevano le sue storie. Tuttavia, nella maggior parte dei testi, viene ancora utilizzata la traduzione in lingua italiana.

Chi è The Punisher?
Origini

Nato nel quartiere di Queens, New York, da una coppia di italoamericani di origine siciliana, il lavoratore Mario Lorenzo Castiglione e sua moglie Louisa, Francis Castiglione manifesta fin da bambino una sorprendente capacità di sopportazione, tanto da sopravvivere in un ambiente segnato da povertà e difficoltà che ha causato la morte di suo fratello, nato senza vita. Da adolescente, incontra una ragazza di nome Maria, con cui si sposa e dalla quale ha una figlia di nome Lisa. Nel frattempo, si arruola nel United States Marine Corps e, dopo essersi diplomato con il massimo dei voti dal campo di addestramento, continua la sua formazione presso la scuola di fanteria dei Marine. È qui che incontra l’esploratore nativo americano Phan Bighawk, che lo insegna a sopravvivere nella natura selvaggia.

Durante la guerra del Siancong, Castiglione viene promosso al grado di capitano e posto a capo di un’unità delle operazioni speciali, partecipando a numerosi combattimenti e risultando l’unico sopravvissuto da entrambe le parti dopo un brutale assalto dei Siancong all’accampamento di Valley Forge Firebase nel 1976. Per il suo eroismo e il dovere dimostrato, gli vengono conferite la Medal of Honor, la Navy Cross, tre Silver Star, tre Bronze Star Medal, quattro Purple Heart e la Medaglia presidenziale della libertà. Dopo la conclusione della sua seconda missione nel Siancong, l’uomo viene rimandato negli Stati Uniti, dove si riunisce alla moglie e alla figlia. Tuttavia, il desiderio di tornare a combattere è così forte che decide di cambiare legalmente nome e si arruola nuovamente con l’identità fittizia di “Frank Castle“, servendo ulteriori 4 anni prima della nascita del suo secondo figlio, Frank Jr..

Successivamente, Frank assume l’incarico di addestratore dei commando dei Marines nell’area superiore dello stato di New York, conducendo operazioni clandestine occasionali insieme a loro. È durante questo periodo che Frank inizia a collaborare con l’hacker David Linus Lieberman, noto come Microchip, che diventerà un prezioso alleato di Castle nelle sue operazioni.

In seguito, in una giornata di riposo, Castle decide di portare la moglie e i figli a fare un picnic nella riserva di Sheep Meadow a Central Park. Purtroppo, sono testimoni di una brutale faida tra clan rivali organizzata dalla cosca di Bruno Costa. Per evitare testimoni, Costa ordina ai suoi uomini di uccidere anche la famiglia di Castle. Nonostante venga colpito da numerosi proiettili, Frank sopravvive ma rimane profondamente traumatizzato dalla morte dei suoi cari. Quando viene negata la possibilità di testimoniare in tribunale a causa della corruzione dilagante nel Dipartimento di Polizia di New York, Frank decide di abbandonare i Marines e di voltare le spalle alla società.

Dopo aver ucciso con freddezza e rapidità tutti i responsabili della morte di sua moglie e dei suoi figli, dedica il resto della sua vita a combattere qualsiasi organizzazione criminale nel mondo, usando tutti i mezzi necessari. Nel suo cammino di vendetta brutale, attira l’attenzione della famiglia Costa, che manda contro di lui il sicario William “Billy” Russo, conosciuto come “il bello“, per porre fine una volta per tutte alla sua crociata. Durante lo scontro, Russo viene lanciato contro un vetro, subendo gravi ferite al viso. Terribilmente sfigurato, Russo si fa operare da un chirurgo e assume l’identità di Mosaico (Jigsaw), giurando vendetta contro Castle. Da quel momento in poi, indossando un costume con un teschio bianco, Frank diventa noto e temuto come il Punitore (Punisher).

Il Punitore

Dopo essere stato convinto dallo Sciacallo che l’Uomo Ragno è responsabile della presunta morte di Norman Osborn, il Punitore tenta di assassinare l’arrampicamuri per fare giustizia. Tuttavia, in seguito si chiarisce l’equivoco e diventa un alleato ricorrente dell’eroe. Insieme, combattono contro Tarantula e la Deterrence Research Corporation (DRC) di Moses Magnum, che sta sviluppando gas tossici. Il Punitore contrasta anche le operazioni criminali dell’International Industrial Alliance e del Maggia. Successivamente, viene ingiustamente accusato di vari omicidi e si allea con l’Uomo Ragno e il membro degli X-Men Nightcrawler per smascherare il vero colpevole, Mosaico, che desidera vendicarsi del Punitore per ciò che gli ha causato in passato.

Poco dopo, il Punitore impedisce il rapimento di J. Jonah Jameson e ha un nuovo scontro con l’Uomo Ragno quando quest’ultimo cerca, senza successo, di impedirgli di assassinare un narcotrafficante. Successivamente, si dirige a Brooklyn per smantellare un’organizzazione criminale, ma ha dei contrasti anche con Capitan America, che intende catturarlo considerandolo un criminale. Dopo essere riuscito a fuggire, il vigilante torna a New York dove uccide un sicario che si finge uno svāmin e si scontra nuovamente con l’Uomo Ragno, venendo sconfitto e imprigionato a Ryker’s Island. Nonostante la prigione, continua la sua guerra al crimine uccidendo il maggior numero possibile di detenuti. Successivamente evade con l’intento di eliminare una banda di narcotrafficanti, ma finisce per scontrarsi con Devil e viene nuovamente arrestato. Viene rinchiuso alla Dannemora State Prison, da cui riesce a evadere costringendo Boomerang a collaborare con lui con la falsa promessa di portarlo con sé.

Dopo essere tornato una volta di nuovo in libertà, il Punitore prende di mira Kingpin, irrompendo nella sua casa e minacciando sua moglie Vanessa, ma finisce per essere brutalmente aggredito dal boss criminale e arrestato. Viene processato dal procuratore distrettuale Blake Tower e nuovamente imprigionato a Ryker. Tuttavia, riesce ad evadere grazie all’intervento del Trust, un’organizzazione contro il crimine, e torna in azione. Tuttavia, Frank inizia a dubitare delle intenzioni del Trust e decide di investigare. Scopre che il Trust, guidato da Alex Alaric, utilizza criminali sottoposti a lavaggio del cervello per renderli simili a lui e usarli come un esercito privato nella lotta al crimine. Il Punitore, disgustato da ciò, uccide tutti i membri dell’organizzazione e mette fine alle loro attività. Successivamente, approfittando di un periodo di liberazione dal Trust e dell’inizio di una guerra tra bande per le strade di New York, si dedica ad assassinare il maggior numero possibile di gangster.

In seguito, il Punitore forma una partnership con l’hacker Microchip, che offre il suo supporto tecnologico per le sue operazioni, consentendogli di espandere la sua crociata a livello globale. Esce dagli Stati Uniti per sradicare una banda di narcotrafficanti in Bolivia. Dopo un fallito tentativo di costruirsi una vita pacifica nel Midwest, Castle affronta e uccide il sinistro leader di un culto religioso bellicoso. Successivamente, si trova coinvolto in un vasto intrigo internazionale legato alle armi nucleari, affronta un gruppo di funzionari governativi corrotti, dà la caccia a un serial killer, si scontra di nuovo con Devil, ferma un traffico di profughi alieni, collabora con Cloak e Dagger e tenta di assassinare Lapide.

War Journal

Dopo aver fatto irruzione in un carcere di massima sicurezza per eliminare un vecchio nemico e riuscendo a fuggire lo stesso giorno, il Punitore si confronta con l’ex gangster Hector Montoya e si fa passare per un insegnante al fine di smascherare un traffico di droga in una scuola pubblica. Successivamente, riprende la sua guerra contro Kingpin addestrando un piccolo esercito con cui distrugge il casinò principale del re del crimine, affronta un ex compagno d’armi diventato un assassino a pagamento. Successivamente, compie una serie di missioni tra l’Australia e Las Vegas, per poi recarsi a Madripoor dove sconfigge una gang di criminali insieme a Wolverine e affronta un gruppo di ninja.

Dopo aver abbattuto un cartello della droga a New York, collabora con la Vedova Nera e smaschera una serie di ufficiali corrotti dell’esercito. Castle completa una missione per la Damage Control e aiuta Moon Knight a sconfiggere ULTIMATUM, successivamente si dirige a Latveria nel tentativo di assassinare il Dottor Destino. Affronta il mercenario Bushwacker, una gang di motociclisti e torna a collaborare con l’Uomo Ragno. Svolge una serie di missioni internazionali affrontando il gruppo di mercenari australiani conosciuti come i Reavers. Si scontra nuovamente con Mosaico e prende parte a una serie di operazioni con U.S. Agent, Paladin, Ghost Rider e Moon Knight.

Dopo diverse spedizioni punitive, il Punitore sembra scomparire improvvisamente, dando luogo alla voce che sia stato giustiziato sulla sedia elettrica. In realtà, si trasferisce in un appartamento anonimo nella periferia di New York sotto il falso nome di “John Smith“, con l’intento di combattere la famiglia mafiosa degli Gnucci. Con l’aiuto occasionale dei suoi stravaganti coinquilini, il sovrappeso Mr. Rotondi, il pigro e fissato con i piercing “Spacker” Dave e la timida Joan “Il Topo”, segretamente innamorata di lui, Frank elimina Carlo, Bobbie ed Eddie Gnucci. Successivamente, scaraventa la spietata matriarca della famiglia, Ma Gnucci, nella gabbia degli orsi di Central Park. Nonostante la perdita di braccia e gambe, Ma Gnucci sopravvive e assolda un sicario chiamato il Russo per vendicarsi. Nel frattempo, il dipartimento di polizia forma una task force per arrestare il vigilante, affidandola al detective Martin Soap, che si rivela incompetente. Tuttavia, il Punitore riesce a depistare la polizia, uccide il Russo e brucia viva la villa di Ma Gnucci, dopo averla derubata e distribuito l’immensa fortuna della criminale tra i suoi tre coinquilini, offrendo loro una possibilità di rifarsi.

In seguito, Castle affronta nuovamente il Russo, che si è trasformato in un enorme cyborg transessuale. Riesce a sconfiggere sia il Russo che il suo creatore, il brillante ma folle generale Kreigkopf, facendo esplodere Grand Nixon Island con una bomba all’idrogeno. Inoltre, grazie a una macchina del tempo creata da Reed Richards (Mister Fantastic), fa un breve viaggio nella Chicago del 1929 per assassinare Al Capone. Dopo essersi infiltrato in una riunione di pace tra clan mafiosi e aver ucciso tutti i partecipanti, collabora nuovamente con Wolverine. Successivamente, il Punitore uccide un gruppo di poliziotti corrotti del Lower East Side e si trova di fronte Spider-Man, Wolverine e Daredevil, mandando all’aria il loro ennesimo tentativo di catturarlo. Sfruttando l’amnesia dell’incredibile Hulk, riesce a liberarsi dei suoi avversari.

Civil War

Durante la guerra civile dei superumani, il Punitore inizialmente mantiene una posizione di neutralità e disinteresse. Tuttavia, quando il governo inizia a utilizzare supercriminali per imporre la legge, si schiera con la fazione anti-registrazione. Aiuta l’Uomo Ragno a sfuggire alle unità caccia-maschere e lo porta al nascondiglio degli eroi ribelli. Successivamente, li assiste nell’irruzione nel Baxter Building. Tuttavia, quando uccide senza pietà due supercriminali che volevano unirsi ai ribelli, il Punitore viene picchiato personalmente da Capitan America e espulso dal gruppo. Nonostante il rispetto immenso che nutre per Cap e ciò che rappresenta, Castle accetta l’aggressione e l’espulsione senza obiezioni. Successivamente, viene braccato da una task force dello S.H.I.E.L.D. guidata da G. W. Bridge una volta che il conflitto giunge a una conclusione.

Dopo la morte di Capitan America, per onorare la sua memoria, il Punitore modifica il suo costume per renderlo simile a quello dell’eroe. Tuttavia, si rende conto che questo ruolo è troppo gravoso per lui e decide di consegnare il nuovo costume e la maschera originale di Cap al Soldato d’Inverno. Successivamente, si dirige in Messico per smantellare un cartello della droga insieme a Moon Knight.

Dark Reign

Dopo l’invasione segreta degli Skrull, Norman Osborn viene nominato capo della sicurezza dal governo degli Stati Uniti e prende il controllo dello S.H.I.E.L.D., ribattezzandolo H.A.M.M.E.R.. Il Punitore, disgustato da questa decisione, cerca di ucciderlo sparandogli da oltre cinque miglia di distanza con un fucile Skrull. Tuttavia, Sentry interviene tempestivamente e impedisce al Punitore di portare a termine il suo piano. Riesce a fuggire solo grazie all’aiuto di un ragazzo di nome Henry. Per sbarazzarsi del vigilante, Osborn si rivolge al misterioso Hood, che riporta in vita il suo ex-alleato Microchip, promettendo di resuscitare anche il figlio di quest’ultimo se riesce ad uccidere il Punitore. Nonostante gli sforzi di Microchip e la resurrezione dei supercriminali uccisi dal Flagello dei criminali, Hood non riesce a raggiungere il suo obiettivo. Decide quindi di rapire Bridge e la sua famiglia per attirare il vigilante nel loro covo, offrendogli la resurrezione della sua famiglia e del figlio dell’ex-socio in cambio dell’uccisione di Bridge. Il Punitore rifiuta l’offerta, ma Microchip uccide comunque Bridge per dare inizio al rituale. Questo provoca l’ira del vigilante, che brucia sia Microchip che i resuscitati e costringe Hood a lasciarlo andare minacciando di rivelare informazioni sulla sua organizzazione a Kingpin. Inoltre, dopo aver scoperto che Henry è il figlio di Mosaico, lo abbandona.

Furioso per il fallimento di Hood, Osborn manda successivamente Daken, insieme a numerosi agenti H.A.M.M.E.R., ad uccidere il Punitore. Dopo un violento scontro, Castle viene sconfitto e dilaniato dagli artigli del nemico. Tuttavia, tempo dopo, Morbius e la Legione dei Mostri lo riportano in vita usando pezzi di metallo e componenti elettrici, trasformandolo in una creatura non morta chiamata “Franken-Castle“. Dopo aver aiutato a difendere l’Isola dei Mostri da un’invasione, la creatura si mette sulle tracce di Daken per vendicarsi, ma viene intralciato da Wolverine. Successivamente, utilizzando la Pietra di Sangue per rigenerare le sue ferite, Frank ritorna umano.

La morte del Punitore

In una revisione del personaggio nel 2010, la Marvel decide di dare una nuova direzione a Frank Castle (il cui passato era legato alla guerra in Vietnam e ai suoi anni successivi), poiché il personaggio era invecchiato cronologicamente. Prima di iniziare questa nuova fase, tuttavia, viene affidata a Jason Aaron e Steve Dillon una breve serie nella linea MAX che conclude il passato di Frank Castle orchestrando la sua morte durante uno scontro con un nuovo nemico: Kingpin. In questa storia, Wilson Fisk è solo una guardia del corpo ancora relativamente giovane (il figlio Richard non è ancora adolescente), al servizio del boss mafioso Don Rigoletto. Fisk convince Castle a impersonare il ruolo di Kingpin (che in passato era solo una leggenda metropolitana) per attirare il Punitore allo scoperto, affidandogli questa parte; Rigoletto si accorgerà troppo tardi che Fisk ha intenzione di diventare veramente il nuovo Kingpin del crimine. Per contrastare Frank, Fisk si avvale inizialmente del killer Bullseye, che riesce a trovare una vulnerabilità nella corazza insensibile del Punitore: la vera ragione per cui ha iniziato la sua guerra contro il crimine.

Castle, tornato dai suoi tre turni in Vietnam, sentiva ancora il bisogno di agire nonostante cercasse di condurre una vita normale. Le ingiustizie che osservava verso gli altri iniziarono a risvegliare il suo desiderio di giustizia. Inoltre, l’arrivo di Nick Fury, che voleva reclutarlo per operazioni segrete, ebbe un impatto significativo sulla sua scelta. Fury e Castle si erano conosciuti durante il secondo turno in Vietnam, quando Fury, all’epoca ancora nella CIA, lo aveva coinvolto in un’operazione dietro le linee nemiche (come raccontato nella serie Fury: Guerriero Freddo). Castle, dopo molta indecisione, decise di tornare in azione, anche se sapeva che avrebbe lasciato moglie e figli. Prima di partire, portò la sua famiglia al parco, il tragico giorno in cui furono uccisi. Il senso di colpa per averli abbandonati è ciò che scatenò la crociata del Punitore.

Nel presente, dopo uno scontro violento con Bullseye, Castle finisce in prigione, ma viene liberato grazie a un detenuto che vuole creare problemi a Fisk. In seguito, Fisk assume la killer Elektra come sua amante, poiché sua moglie Vanessa lo odia per aver sacrificato il loro figlio per il potere. Infatti, Elektra è stata incaricata da Vanessa Fisk di eliminarlo. Kingpin cerca di distruggere completamente il Punitore, ma Castle lo affronta e lo uccide, morendo a sua volta a causa delle ferite riportate. Elektra rimane paraplegica e viene uccisa dalla Mano, i suoi stessi datori di lavoro. Rimane solo Vanessa Fisk, che viene uccisa da Nick Fury. Il colonnello Fury reclama il corpo di Frank Castle per la sepoltura e, dopo aver rimproverato i detective incaricati del caso e bruciato la vecchia casa dei Castle, lo fa seppellire con l’uniforme dei Marines. In seguito, Fury commemora l’ex collega in un bar e con ironia scopre che un gruppo di cittadini si è improvvisato vigilante indossando il simbolo del teschio bianco.

Il Ritorno del Punitore

Dopo la morte di Frank Castle, la Marvel decide di resuscitarlo con pochi cambiamenti, tra cui il fatto che sia un veterano dell’Afghanistan. Vengono introdotti nuovi personaggi e alcuni personaggi vengono rinnovati, come Billy Russo, un ex compagno di Frank che poi entra in una società paramilitare coinvolta in attività illegali.

Il Punitore affronta di nuovo Mosaico, uccidendolo. Successivamente si allea con l’ex marine Rachel Cole-Alves, che è diventata vedova durante il suo banchetto di nozze a causa di una sparatoria tra famiglie mafiose rivali. Nonostante rimanga gravemente ferito a un occhio durante l’operazione, il Punitore, con l’aiuto della donna, riesce a giustiziare tutti i responsabili del massacro. Tuttavia, durante lo scontro decisivo, Cole-Alves uccide per errore anche un agente di polizia e viene quindi arrestata e condannata a morte. Tuttavia, poco dopo il Punitore si impegna per farla evadere e, dopo uno scontro con gli Avengers, riesce nel suo intento grazie all’aiuto segreto di Wolverine. Viene tuttavia catturato al posto della donna e rinchiuso in una prigione subacquea, da cui viene liberato grazie all’Hulk Rosso, che lo recluta nei suoi Thunderbolts non sponsorizzati dal governo. Anche se inizialmente si mostra collaborativo e instaura una relazione con Elektra Natchios, un altro membro della squadra, il Punitore rivela in seguito di voler assassinare tutti gli ex criminali che fanno parte del gruppo e, dopo uno scontro con loro, ritorna alla sua vita da vigilante fuorilegge, dedicandosi allo smantellamento di un grosso traffico di droga a Los Angeles.

Nelle fasi finali dell’incursione tra Terra 616 e Terra 1610, il Punitore fa irruzione in una festa di supercriminali e li massacra. Successivamente accetta una missione per conto degli Howling Commandos a Tikrit, dove elimina una cellula terroristica ma muore poco dopo a causa delle ferite riportate.

Il Nuovissimo Universo Marvel

Con la rinascita del multiverso, il Punitore torna in vita e si scontra con Devil perché desidera uccidere un gangster che Castle invece vuole consegnare alla giustizia. Inoltre, prende di mira un’organizzazione di narcotrafficanti nel Connecticut e si scontra con gli agenti della DEA che da anni cercano di smantellare le loro operazioni in modo legale. In questo universo, viene rivelato un esperimento condotto dallo Sciacallo, scoperto da Nick Fury, su una donna e due ragazzi che somigliano alla moglie e ai figli di Frank. Ciò fa supporre che siano rinati o clonati (con la clonazione che sembra essere la spiegazione più probabile, considerando le conoscenze del criminale nel campo). Tuttavia, al momento solo Fury e Maria Hill sono a conoscenza di ciò.

War Machine

Dopo il ferimento di James Rhodes in Civil War II, Nick Furypresta” la sua armatura a Castle per fermare un gruppo di agenti disertori dello S.H.I.E.L.D. che si sono alleati con un dittatore di un’ex nazione sovietica. Tuttavia, Frank va oltre le direttive dell’agente e alla fine richiama gli Avengers per fermarlo. Castle, però, non si arrende e continua la sua guerra al crimine, compiendo un numero impressionante di omicidi. Quando diversi membri degli Avengers lo circondano, Castle viene convinto a arrendersi non da loro, ma dal convalescente Rhodes (che in questa continuità è un marine e non un aviatore). Tuttavia, Castle riesce a fuggire per riprendere la sua guerra.

Poteri e abilità

Frank Castle, noto come il Punitore, è un personaggio dotato di abilità e poteri eccezionali. Ha una condizione fisica quasi alla perfezione umana e si allena intensamente per migliorare la propria forza. Ha ricevuto addestramenti completi come Ranger e Navy SEAL, oltre a competenze apprese durante la guerra del Vietnam in collaborazione con i reggimenti speciali australiani. Utilizza la sua formazione militare per migliorare le sue abilità in settori come la guerriglia urbana, il camuffamento e l’uso di armi non convenzionali. È un stratega eccellente con abilità tattiche eccezionali e si specializza in operazioni clandestine, utilizzo di armi da fuoco specializzate, infiltrazione in zone sorvegliate, assassinio, tortura, rapimento, spionaggio e tattiche stealth.

Il Punitore è anche addestrato nel combattimento corpo a corpo e conosce diverse arti marziali come Jūjutsu, Ninjutsu, Taekwondo, Hwa Rang Do e Qinna. Possiede una forza di volontà straordinaria che lo rende immune al controllo mentale e una notevole resistenza al dolore, che gli consente di rimanere in piedi anche dopo gravi ferite. Dispone di nascondigli in diverse località, soprattutto a New York, identità e conti bancari falsi finanziati con i soldi ottenuti dai criminali uccisi durante la sua guerra personale. Indossa una corazza ignifuga in kevlar a prova di proiettile e un simbolo del teschio bianco sul petto, che serve sia ad intimorire i nemici che a proteggere il punto più vitale dell’uniforme. Il Punitore è in grado di utilizzare armi e dispositivi progettati da supercriminali.

Sebbene utilizzi varie armi da fuoco, le più ricorrenti e rappresentative del personaggio sono l’M16 con M203, la Colt .45, l’AK-47, l’Uzi, la mitragliatrice M60, la Desert Eagle, la Colt M1911 e la mitragliatrice Gatling (o Minigun).