Chi è Wonder Woman?

Wonder Woman è un personaggio immaginario dei fumetti creato da William Moulton Marston e Harry G. Peters nel 1941

Chi è Wonder Woman?
Wonder Woman è un personaggio immaginario dei fumetti creato da William Moulton Marston e Harry G. Peters nel 1941. Il suo nome umano è Diana Prince e nella sua patria, Themyscira, ha il titolo di Principessa Diana. Quando vive al di fuori di Themyscira, adotta l’identità civile di Diana Prince. Inizialmente, nella versione italiana, il personaggio era chiamato Stella.

È stata la prima eroina femminile della DC Comics ed è considerata una delle tre icone fondanti dell’universo della DC Comics insieme a Batman e Superman.

Il sito web IGN ha classificato Wonder Woman al quinto posto nella Top 100 Comic Book Heroes, la lista dei 100 migliori supereroi dei fumetti. Inoltre, è stata inclusa come il 20° più grande personaggio dei fumetti secondo la rivista Empire e sesta nella classifica di Comics Buyer’s Guide delle “100 donne più sexy dei fumetti“.

Wonder Woman è stata interpretata da Lynda Carter nella trasposizione televisiva degli anni ’70 e da Gal Gadot nel film omonimo del 2017, dopo essere stata introdotta in Batman v Superman: Dawn of Justice. Il film del 2017 ha raccontato la sua storia, mentre un’altra pellicola dello stesso anno intitolata Professor Marston and the Wonder Women ha invece narrato la storia della sua ideazione.

Caratteristiche di Wonder Woman

All’inizio degli anni quaranta, la casa editrice National (poi DC Comics), incaricò lo psicologo William Moulton Marston di analizzare la propria produzione di fumetti per suggerirne il miglioramento. Marston fece notare la mancanza di protagonisti femminili e, insieme al disegnatore Harry G. Peters, creò il personaggio di Wonder Woman nel dicembre 1941. Marston, teorico del femminismo, affermò che il personaggio fu ideato per fornire un simbolo alle donne, un modello che potesse rappresentare forza e bellezza femminili combinati, paragonabili a quelli di Superman. Una volta affermatasi, la figura di Wonder Woman è diventata un’icona del femminismo.

Personalità di Wonder Woman

Wonder Woman, nota anche come Diana Prince, incute rispetto in entrambe le sue identità. Il suo titolo epitetico (La Principessa Amazzone) riflette la dualità del suo personaggio. Potente e determinata, non esita a combattere e affrontare le sfide. Tuttavia, preferisce la diplomazia e promuove la pace, evitando di scatenare conflitti. Come membro della Justice League, è sia una combattente inflessibile che una forza nutriente. Grazie alle sue connessioni politiche come ambasciatrice delle Nazioni Unite e di una nazione guerriera, è un’aggiunta inestimabile alla squadra. Con le sue potenti abilità, secoli di addestramento e la vasta esperienza nel gestire minacce che vanno dalla microcriminalità alle minacce sovrannaturali, Diana è in grado di competere con quasi tutti gli eroi e i cattivi.

Diana è stata raffigurata in molteplici personalità e toni dai vari scrittori, spaziando dall’essere una guerriera mondana a un’ambasciatrice estremamente compassionevole, e talvolta anche ingenua e innocente. Tuttavia, la sua umanità nutriente è rimasta costante, caratterizzata dalla sua convinzione nell’amore, nell’empatia, nella compassione e in una forte coscienza. Gail Simone ha ricevuto applausi per il suo ritratto di Wonder Woman, definendo il personaggio come “molto comprensivo e simpatico“.

Nell’età dell’oro, Wonder Woman aderiva al codice delle Amazzoni, aiutando tutti i bisognosi, anche le persone misogine, e non accettando mai ricompense per aver salvato qualcuno. Tuttavia, nella versione moderna, il personaggio può essere letale e capace di azioni fatali se non ha altra scelta, come dimostrato dall’uccisione di Maxwell Lord per salvare la vita di Superman.

Storia editoriale di Wonder Woman

Wonder Woman fece il suo debutto nel gennaio 1942 sul numero 8 di All-Star Comics. Presto divenne uno dei personaggi più famosi dei fumetti di supereroi, apparendo in quattro testate: Wonder Woman (che esordì nel 1942), All-Star Comics, Sensation Comics e Comics Cavalcade.

Quando William Marston si ammalò gravemente, Joye Hummel, ventenne, lo sostituì segretamente dal 1944 al 1947. Le sue prime storie furono pubblicate nella primavera del 1945 sul numero 12 di Wonder Woman. In tre anni, il personaggio divenne un grande successo editoriale. Hummel è stata la prima donna a scrivere storie per Wonder Woman, ma all’epoca non ebbe alcun riconoscimento.

La prima serie dedicata al personaggio, Wonder Woman (vol. 1), debuttò nel 1942 e terminò nel 1987 con il numero 329. Riprese con una seconda serie omonima nell’ambito dell’evento Crisi sulle Terre infinite nel febbraio 1987, edita per 226 numeri mensili fino ad agosto 2006. Venne sostituita dalla terza serie omonima, Wonder Woman (vol. 3), pubblicata per 59 numeri fino a ottobre 2011, quando chiuse con il numero 614. Dal numero 45, la numerazione fu modificata considerando anche i 555 numeri delle precedenti serie, che sommati ai 45 della terza, fecero ripartire la numerazione dal numero 600. La quarta serie della testata, Wonder Woman (vol. 4), legata all’iniziativa editoriale The New 52, esordì il mese successivo e si concluse nel luglio 2016 dopo 55 numeri. La quinta serie, Wonder Woman (vol. 5), iniziò ad agosto 2016 dopo la chiusura della quarta.

Il personaggio riuscì a superare la crisi degli anni ’50 che colpì l’industria dei fumetti a causa della crociata del dott. Wertham, che con il libro “Seduction of the Innocent” del 1954, accusava i fumetti di minare l’integrità morale dei giovani. In particolare, Wonder Woman veniva vista come un pessimo esempio per le ragazze con i suoi abiti e modi disinibiti, mentre le situazioni sull’Isola Paradiso venivano considerate al limite dell’omosessualità. La creazione di severe regole da parte della Comics Code Authority, unita al fatto che Marston era già morto dal 1947, lasciando le redini della serie ad altri scrittori più tradizionali, causò una involuzione qualitativa e l’abbandono del femminismo convinto. In questi decenni vennero creati Wonder Girl e altre situazioni assurde o romantiche che si allontanarono dallo spirito originario del personaggio.

A partire dal 1968, gli autori Mike Sekowsky, Dennis O’Neil e Dick Giordano rinnovarono la serie, dando una svolta radicale al personaggio, che risultava ormai del tutto antiquato alla fine degli anni ’60. Wonder Woman perse tutti i suoi poteri, abbandonò il suo costume tradizionale e assunse l’identità di Diana Prince. Con l’aiuto di un nuovo personaggio, I Ching, si addestrò nelle arti marziali e si cimentò in un’ampia serie di avventure che, sebbene erano caratterizzate da uno stile completamente diverso, mantennero lo spirito originario del personaggio. L’esperimento si dimostrò un successo, ma durò solo fino al 1973, quando i poteri e il costume vennero ripristinati e le storie tornarono alle radici della Golden Age, riscritte e ridisegnate.

Successivamente, nel 1986, il numero 329 di Wonder Woman segnò la fine dell’era di Diana Prince e l’inizio di quella della principessa Diana, dopo il matrimonio con Steve Trevor. Dopo la Crisi sulle Terre infinite, la serie venne ripartita dal numero 1 e affidata a George Pérez, che rinnovò il personaggio legandolo alla tradizione greca e realizzando una sessantina di storie eccezionali. Nel luglio 2010, il costume dell’eroina venne rinnovato da Jim Lee per il seicentesimo numero della sua serie, con l’aggiunta di pantaloni neri attillati, un corsetto rosso e una giacca blu.

Biografia del personaggio di Wonder Woman

Lynda Carter, l’interprete più famosa di Wonder Woman, nel 1976.

A differenza di altri personaggi come Superman e Batman, la serie Crisis ha avuto maggiori effetti su Wonder Woman, probabilmente perché è stata ideata e realizzata da uno dei fumettisti della miniserie (anche se Wolfman ha collaborato ai testi del primo numero). L’unica similitudine tra le due incarnazioni è l’appartenenza alle Amazzoni, il gruppo militare composto esclusivamente da donne, che rappresenta l’unico indizio di un possibile primo movimento misandrico nell’antichità. Nelle storie degli anni 2000 scritte da Greg Rucka, la principessa amazzone è diventata vegetariana.

Diana Prince

Diana Prince, meglio conosciuta come Wonder Woman, è una dei personaggi più iconici dell’universo DC Comics.

Secondo la sua originale storia, Ippolita, la regina delle Amazzoni dell’Isola Paradiso, pregò Afrodite di farle dono di una figlia e la dea creò una statuina di argilla che Ippolita chiamò Diana.

Cresciuta come un’Amazzone, Diana lascia l’Isola Paradiso quando, durante la prima guerra mondiale, il pilota degli Stati Uniti d’America Steve Trevor cade sulle sue coste. Con l’aiuto di Steve e di Etta Candy e delle sue Holiday Girls, Diana combatte contro i nazisti e continua poi ad avere avventure insieme a Steve dopo la guerra.

Nel 1959, la storia del personaggio viene modificata per la prima volta, eliminando gli episodi relativi alla guerra e distinguendo così la Wonder Woman di Terra-2 (quella che combatté durante la guerra) da quella di Terra-1.

La principessa Diana

Le Amazzoni, un antico gruppo militare formato esclusivamente da donne, viene sterminato dalle truppe di Ercole, che abusano anche del loro corpo fino a ucciderle. Gli dei dell’Olimpo, in riconoscimento della loro devozione, decidono di farle risorgere come loro paladine e le collocano su un’isola, l’Isola Paradiso, che come Avalon è celata da mura magiche quasi invalicabili.

Dopo alcuni secoli trascorsi a proteggere le coste dai pochi esseri umani capaci di superare le barriere e l’interno dall’orrendi mostri contenuti in una grotta al centro dell’isola, Ippolita, loro regina, sente nascere in sé sempre più forte il desiderio di avere una figlia. Prima di essere uccisa da Ercole, infatti, ella attendeva la nascita di una bambina. Ancora una volta, come già nell’era pre-Crisis, corre in aiuto Afrodite, che le concede la possibilità di vedere nascere una figlia che altrimenti non sarebbe mai nata.

Diana cresce nell’Isola Paradiso, apparentemente unica bambina in un intero mondo di adulte (successivamente venne introdotta Donna Troy, che si scoprì essere, in realtà, una sorta di clone astrale di Diana, creato per non far crescere sola la piccola Diana), imparando l’arte, la cultura e le tecniche di combattimento e, soprattutto, è l’unica tra tutte a non portare ai polsi i bracciali metallici, simbolo del violento e intollerante mondo degli uomini.

In virtù della sua audacia giovanile, Diana deve affrontare le resistenze della madre per diventare l’ambasciatrice delle Amazzoni nel mondo degli uomini: così facendo, Perez la trasforma da simbolo del femminismo a potenziale campionessa della pace e della giustizia, nonostante sia una delle guerriere più abili al mondo.

Le narrazioni di Perez, infatti, spesso si basano sulla duplicità di Diana: da un lato, essa è mossa dal desiderio di portare la pace nel mondo, dall’altro si muove grazie alla sua formazione militare.

Dotata dei sandali di Hermes, che le permettono di attraversare la barriera tra i due mondi e di volare, della tiara d’oro con la stella centrale, simbolo del suo ruolo di principessa, e del lazo d’oro forgiato da Efesto che obbliga chiunque lo tocchi a dire sempre la verità, Diana abbandona i panni di Amazzone per indossare un costume cucito dalla madre in attesa che tra il suo popolo emerga una campionessa in grado di indossarlo: un corpetto rosso con un’aquila stilizzata sulla parte anteriore e un paio di pantaloni blu con stelle bianche, completati dai tradizionali stivali rossi.

Origine del costume di Wonder Woman

Il costume di Wonder Woman ha una sua origine ben precisa, ispirandosi alla figura di Diana Trevor, un’avventuriera e aviatrice che si schiantò sull’Isola Paradiso molti decenni prima. Il costume, tuttavia, non ha più alcun legame diretto con gli Stati Uniti, ma si ispira piuttosto agli stemmi che la donna portava con sé: la bandiera statunitense e lo stemma dell’aviazione, cuciti sul suo giubbotto. È durante la narrazione di queste storie che si fa la prima apparizione dell’armatura che Diana indosserà in seguito in Kingdom Come di Mark Waid e Alex Ross.

Il costume consiste in una tuta luccicante, completata dall’addestramento di Diana e da un paio di braccialetti realizzati con un materiale argenteo e altamente resistente. Grazie a questo abbigliamento, Diana è pronta a entrare nel mondo degli uomini e fare la sua prima apparizione ufficiale.

Poteri e abilità di Wonder Woman

Nell’universo DC, Diana è considerata uno degli esseri più potenti.

È raffigurata come una atleta magistrale, acrobata, combattente e stratega, addestrata ed esperta in molte forme antiche e moderne di combattimento armato e disarmato, tra cui le esclusive arti marziali amazzoniche.

Con le sue abilità divine di forza sovrumana incalcolabile, come invulnerabilità, durabilità, velocità, riflessi, agilità e resistenza sovrumane, volo, guarigione rapida e semi-immortalità, l’abilità di combattimento di Diana è eccezionale.

Fin dall’inizio, è stata ritratta come altamente abile nell’uso dei suoi bracciali per fermare i proiettili e nell’utilizzo del suo lazo dorato. È nota per utilizzare la forza bruta quando lo ritiene necessario.

Diana ottenne i suoi poteri come una benedizione dagli Dei dell’Olimpo:
  • Demetra (la dea dell’agricoltura e della fertilità) la benedisse con la forza derivata dallo spirito terrestre Gea, facendola diventare sia la più forte delle Amazzoni che l’eroe femminile più forte dell’universo DC. La sua resistenza alle ferite è notevole, sebbene inferiore a quella dei metaumani. Tuttavia, è sopravvissuta a considerevoli danni contundenti in combattimento corpo a corpo con esseri potenti come Superman e Capitan Marvel.
  • Atena (la dea della saggezza e della guerra) le concesse grande saggezza, intelligenza e abilità militare. Diana è uno dei membri più intelligenti e saggi della Justice League, insieme a Martian Manhunter e Batman. Il dono di Atena le ha permesso di padroneggiare oltre una dozzina di lingue (compresa la sua lingua nativa Themysciran, greco antico e moderno, inglese, spagnolo, portoghese, francese, cinese mandarino, ottomano, sumero, russo, hindi e lingue di origine aliena), molteplici mestieri, scienze e filosofie, nonché di essere esperta in aviazione, diplomazia, leadership (ha guidato la Justice League insieme a Batman e Superman sin dalla sua formazione), equitazione, analisi tattica, strategia militare, combattimento corpo a corpo e uso delle armi. Più recentemente, Atena ha legato la vista di Diana alla propria, garantendole una maggiore empatia.
  • Artemide (dea della caccia, degli animali e della luna) la rese in grado di comunicare con gli animali e di interagire con quelli di piccola taglia, e le donò sensi potenziati, che le permettono di sentire le fonti di magia e di afferrare al volo una freccia a mezz’aria o di intercettare i proiettili.
  • Estia (dea del focolare e della casa) concesse a Diana la sorellanza con il fuoco, garantendole la resistenza al fuoco sia normale che soprannaturale, e il controllo dei “Fuochi della Verità” attraverso il suo lazo, rendendo chiunque sia vincolato incapace di mentire.

  • Hermes (il dio messaggero della velocità) le concesse una velocità sovrumana e la futura capacità di volare.
  • Afrodite (dea dell’amore) le conferì una bellezza straordinaria, oltre a un cuore gentile.

Sebbene non sia completamente invulnerabile, Diana è altamente resistente a grandi quantità di forza concussiva e temperature estreme. Tuttavia, armi da taglio o proiettili applicati con forza sufficiente sono in grado di perforare la sua pelle.

Grazie alle sue origini divine, Diana può resistere a molte forme di manipolazione magica.

Ha un fattore di guarigione che le permette di recuperare rapidamente anche da gravi ferite, e possiede anche un’incredibile immunità alle malattie terrestri, alle tossine e ai veleni.

Equipaggiamento di Wonder Woman

Il costume tradizionale di Wonder Woman comprende una corazza rossa, un subligaculum blu, una diadema d’oro, braccialetti e distintivi caratteristici.

All’interno della sua armatura si trovano i Bracciali della Sottomissione, che oltre a fornirle protezione, agiscono come limitatori delle sue capacità. Quando si toglie i braccialetti, i suoi poteri fisici e telepatici aumentano in modo spropositato, portandola ad uno stato di invincibilità noto come Forza Berserker.

Le armi di Wonder Woman includono un Lazo della Verità indistruttibile che usa come arma in combattimento e che, una volta avvolta intorno a una persona, la costringe a dire la verità. Possiede anche una tiara telepatica che può essere utilizzata come arma a distanza e i già menzionati braccialetti che, grazie alla loro interazione con la sua velocità, possono creare onde d’urto potentissime e respingere anche i raggi Omega del potente Darkseid.

Tra le sue armi vi sono anche i Guanti di Atlante, che aumentano la sua forza dieci volte e intensificano la sua furia combattiva. Alcuni di questi oggetti, intrisi di magia, costituiscono una minaccia anche per Superman, il cui corpo è vulnerabile alla magia.

A volte si serve di mezzi di trasporto sovrannaturali, come un aeroplano silenzioso e invisibile controllabile tramite comando mentale, che vola a velocità straordinarie.