La generazione Z si conferma come quella che guarda più anime, secondo uno studio condotto da YourDictionary tramite WordFinder
La generazione Z si conferma come quella che guarda più anime, secondo uno studio condotto da YourDictionary tramite WordFinder. I risultati mostrano che il 69% dei partecipanti appartenenti a questa generazione ha dichiarato di guardare gli anime. I Millennials si posizionano al secondo posto con il 57%, seguiti dalla Gen-X con il 40%. Sorprendentemente, i Baby Boomers si sono rivelati interessati anche loro, con un 23% che ha dichiarato di guardare anime.
Questi dati evidenziano la crescente popolarità degli anime tra le nuove generazioni. Durante il periodo di lockdown, molti hanno trovato conforto e intrattenimento in queste serie animate giapponesi, e anche una volta terminato il lockdown, gli appassionati hanno continuato a seguire gli anime come parte integrante delle loro passioni.
Uno degli aspetti interessanti emersi dallo studio riguarda la preferenza dei sottotitoli. La maggior parte del pubblico intervistato ha dichiarato di preferire guardare gli anime nella lingua originale giapponese, utilizzando i sottotitoli per comprendere meglio la trama e i dialoghi. Questo dimostra un interesse verso l’esperienza autentica e l’intenzione di rispettare la visione originale delle opere come Attack on Titan, Dragon Ball Z, Naruto, Death Note, Demon Slayer e Spirited Away.
L’ampia disponibilità di piattaforme di streaming ha contribuito notevolmente alla diffusione degli anime. Grazie a queste piattaforme, come Crunchyroll, Netflix e Prime Video, gli appassionati hanno accesso a un vasto catalogo di serie anime, che spaziano tra i generi e soddisfano i gusti di diverse fasce d’età.
Questo studio evidenzia il fenomeno in crescita degli anime e la forte presenza di questa forma di intrattenimento nella vita delle nuove generazioni. Gli anime continuano ad affascinare sempre più persone, offrendo storie coinvolgenti, personaggi memorabili e un’esperienza visiva unica.