Per scrivere un fumetto (o manga) bisogna definire l’ambientazione, i personaggi e l’obiettivo in modo da avere una sceneggiatura chiara e coerente, capace di catturare il lettore
Per iniziare la creazione di un fumetto da zero, la prima cosa da fare è la “pianificazione“. Bisogna tenere conto, fin da subito, della storia che vogliamo andare a raccontare e dello stile con cui vogliamo farlo.
Per quanto riguarda la storia, i punti a cui pensare sono 5:
- Ambientazione: ogni storia è ambientata in un luogo e in un tempo specifici, due elementi essenziali per iniziare una narrazione.
- Personaggi: bisogna pensare ai protagonisti della storia e ai personaggi secondari, poiché saranno loro a portare avanti la narrazione.
- Conflitto: bisogna ideare un motivo per cui stiamo raccontando la nostra storia.
- Tematiche: la tematica di un fumetto è l’elemento che lo incasella in un genere.
- Tono: esistono toni umoristici, toni drammatici, etc. E tutto questo verrà espresso tramite dialoghi e caratteristiche del disegno.
La scelta del formato:
- Fotogramma singolo: usato nei fumetti umoristici e per le vignette autoconclusive.
- Striscia: sequenza di fotogrammi (per ogni riga ne troviamo solitamente da 2 a 4). Si tratta di un formato che consente uno sviluppo narrativo più semplice.
- Pagina intera: da una parte è possibile liberare la propria creatività, mentre dall’altra ci troveremo di fronte una pagina intera da dover riempire.
Consigli prima di iniziare:
- Stile: probabilmente abbiamo già uno stile predefinito, ma nulla ci vieta di prendere ispirazione da altri artisti famosi che appartengono al genere che vogliamo realizzare.
- Storia: è consigliabile scrivere un testo di bozza prima di iniziare a disegnare, in modo da avere già in mente un’idea della narrazione.
PENSARE ALLA TRAMA
Il fumetto, prima di disegnarlo, bisogna scriverlo. Bisogna pensare all’AMBIENTAZIONE, ai PERSONAGGI, alle SITUAZIONI, alle DIFFICOLTÀ e al FINALE. Una volta avuta l’IDEA, bisogna trasformarla in TRAMA.
La trama, però, per essere definita tale, deve rispondere ai seguenti interrogativi:
- Dove si ambienta la storia?
- Quando?
- Chi sono i personaggi?
- In che momento comincia la storia?
- Qual è la situazione iniziale?
- Cosa turba la quiete della situazione iniziale?
- I protagonisti come reagiscono?
- Poi cosa succede?
- Riescono a risolvere il problema?
- Come?
- In che momento finisce la storia?
PENSARE AL SOGGETTO
La “TRAMA” deve, poi, diventare quello che in linguaggio tecnico viene definito “SOGGETTO“.
In pratica, bisogna prendere le risposte alle domande che costituiscono la trama, e trascriverle trasformando il tutto in un tema (o un racconto). Insomma, un testo che spiega la storia dall’inizio alla fine.
Dopo aver scritto la trama in forma di “testo scorrevole” (non troppo lungo) bisogna leggerla ad alta voce ad almeno 3 persone disposte ad ascoltare e che ancora non conoscono nulla della storia. Leggendo, noteremo che manca qualcosa in qualche punto e potremo spiegare a chi ci ascolta cosa manca nel testo. Inoltre, gli ascoltatori potranno fare delle domande. Così, si potranno prendere appunti e perfezionare il testo.
SCRIVERE LA SCENEGGIATURA
La “SCENEGGIATURA” è il testo che spiega tutte le inquadrature delle vignette ed elenca i dialoghi (le battute che i personaggi pronunciano) contenuti nelle vignette (per il parlato) e nelle didascalie (per la voce del narratore o, in certi casi, i pensieri di uno dei personaggi, che si identifica anche come narratore della storia).
Partendo dal “SOGGETTO” (il testo completo della trama) andare a capo ogni volta che cambia la scena o finisce una sequenza. In questo modo le scene saranno tutte separate tra loro, ciascuna in un proprio paragrafo. Una volta contate bisogna capire quante pagine ci vogliono per raccontarle (ad esempio, se una scena consiste in una persona che trova un oggetto per terra, una pagina è sufficiente. Se, invece, una scena è una discussione importante che porta a conseguenze per i protagonisti, può durare anche diverse pagine).
Una volta calcolato il numero approssimativo di pagine, bisogna studiare una pagina alla volta (prendendo appunti o direttamente abbozzando sui fogli, a matita), perché bisognerà capire quante vignette avrà ogni tavola (ma comunque cercando di farne più di 6 per pagina).
Ogni azione dovrà avere la sua vignetta, ma l’azione più importante della pagina dovrà essere di dimensioni maggiori (o avere l’inquadratura più importante).
A questo punto si possono disegnare le pagine a matita e anche le nuvolette (per capire quanto spazio occupano). Una nuvoletta in alto a sinistra si legge prima di una in basso a destra, quindi se nella vignetta c’è un botta e risposta tra due personaggi bisogna assicurarsi che l’occhio del lettore incontri prima la nuvoletta del personaggio che parla per primo. Poi le pagine vanno rifinite: china, pennarelli, o colore, a seconda della storia e dello stile.
SVILUPPARE IL FUMETTO
Step 1: Delineare le basi
- Ambientazione: si tratta dello scenario delle azioni dei tuoi personaggi e, a seconda della storia, può essere una parte fondamentale della narrazione.
- Personaggi: sono loro che dirigono l’azione, dialogano e ti collegano al lettore.
- Conflitto: ogni storia si basa su un evento conflittuale che “muove” i personaggi. Può trattarsi di qualcosa di semplice (andare a scuola) o di più complicato (salvare l’universo).
- Tematiche: il tema del fumetto determinerà il tuo pubblico.
- Tono: il tono del fumetto verrà espresso attraverso il dialogo, il testo narrativo e gli effetti visivi.
Step 2: scrivere di ciò che si conosce
Uno dei modi migliori per rendere “vero” il fumetto è scrivere di ciò che si conosce. Questo aiuterà a mantenere lo stile personale e a non copiare da altri fumetti.
Step 3: decidere lo stile
Lo stile di visualizzazione è il primo aspetto dell’opera che il lettore incontrerà. Quindi, bisogna scegliere uno stile che corrisponda al tono della storia e all’immagine che si ha in testa. Conviene prima sperimentare vari stili fino a trovare quello per cui sembra naturale disegnare e scrivere.
Step 4: scegliere il formato
I fumetti, in genere, si dividono in 3 categorie: a singolo fotogramma, a striscia e a lunghezza di pagina (libro di fumetti).
- Fumetto a singolo fotogramma: è solitamente riservato alle commedie. Non richiede eccessiva preparazione e si basa sulle gag visive e una o due righe di dialogo.
- Fumetto a striscia: è una sequenza di fotogrammi. Non esiste una lunghezza fissa per una striscia, anche se molti sono di solito composti di una o due righe con 2-4 fotogrammi ciascuna. È uno dei formati più popolari per molti fumetti presenti su web e per quelli pubblicati quotidianamente sui giornali, perché consentono un certo sviluppo narrativo.
- Pagina a fumetti: è un’attività più impegnativa di una striscia. Avere una pagina intera su cui lavorare fornisce più libertà nella manipolazione dei fotogrammi, ma significa anche che bisogna avere più contenuti per ogni pagina. Creare delle pagine complete è in genere il risultato della creazione di un libro o un romanzo a fumetti, in cui è possibile raccontare una storia più lunga e più coesa.
CREARE LA BOZZA
Step 5: Scrivere un copione
Un singolo fotogramma richiede solamente una o due righe di testo. Scrivere il copione sotto forma di sequenza di fotogrammi, come fossero piccole scene separate. Assicurarsi, però, che il dialogo non predomini sulla parte grafica. I fumetti sono un mezzo visivo e per questo il significato implicito della storia dovrebbe emergere dalle illustrazioni. Quindi, non bisogna lasciare che il testo incida più delle immagini.
Step 6 – Fare una bozza dei fotogrammi
Bisogna creare uno storyboard con le miniature. Questa bozza approssimativa ci aiuterà a visualizzare il flusso del fumetto. Bisogna focalizzarsi su come inserire i personaggi nel fotogramma, sui punti in cui avverranno le azioni e su come il dialogo si adatterà alla parte grafica. Ad esempio, create le miniature e provare a cambiare il loro ordine o ad apportare delle modifiche per cambiare l’impatto della striscia.
Step 7 – Assicurarsi che la disposizione grafica complessiva abbia senso
Il layout dovrebbe guidare gli occhi del lettore in maniera naturale attraverso la pagina. I lettori si spostano nella pagina da sinistra a destra e dall’alto al basso (tranne con i manga, che si leggono da destra a sinistra).
Step 8 – Sperimentare usi diversi del testo
Il testo può essere usato in molti modi:
- le nuvolette di pensiero per le riflessioni interiori del personaggio;
- i riquadri narrativi che permettono al narratore di impostare una scena o descrivere alcuni aspetti della storia.
- il suono che può essere rappresentato attraverso l’uso di parole ad effetto sonoro.
- le esclamazioni che possono comparire al di fuori delle nuvolette di dialogo per aggiungere altro impatto.
Step 9 – Chiedersi se ogni singolo fotogramma ha un senso
Se il fotogramma non fa avanzare la storia, allora bisogna tagliarlo e rimpiazzarlo con qualcosa di efficace oppure eliminarlo definitivamente.
Step 10 – Fare esperimenti con la struttura del fotogramma
Molti fumetti di successo riescono a rompere le convenzioni in termini di fotogramma. Quindi, bisogna esplorare tutte le opzioni. L’importante è che la scelta stilistica sia sempre al servizio della storia.
DISEGNARE IL FUMETTO
Step 11 – Creare i fotogrammi su della carta adatta con una righetta
Se il fumetto sarà pubblicato in un giornale, il formato standard è 13 “x 4″ con 4 fotogrammi da 3”. Le strisce di giornale sono disegnate a raddoppiare le dimensioni effettive stampate, quindi il fumetto finito avrebbe in realtà dimensioni 6 “x 1,84”.
I fumetti Web, invece, possono essere di qualsiasi dimensione, anche se bisogna tenere a mente la dimensione di visualizzazione tipica dello spettatore. Quindi se si disegna il fumetto perché sia visualizzato su un monitor con una risoluzione di 1024 x 768, la maggior parte degli utenti non avrà problemi. A molti lettori non piace scorrere orizzontalmente una pagina web per visualizzare un fumetto.
Step 12 – Iniziare ad aggiungere contenuti ai frame
Disegnare a matita leggera, in modo da poter cancellare facilmente e fare aggiustamenti. Continuare fino ad avere la bozza da ripassare a penna. Assicurarsi di prendere in considerazione lo spazio necessario per il dialogo. Lasciare dello spazio vuoto per includere le nuvolette di dialogo e di pensiero, i riquadri di narrazione, le esclamazioni e le parole ad effetto sonoro.
Step 13 – Disegnare i tratti finali
Molti fumettisti ripassano con l’inchiostro le linee a matita. Questo permette di cancellare le rimanenti linee di matita. Bisogna prima attendere che i tratti finali siano puliti.
Fare tutte le revisioni finali al dialogo e al testo nel momento in cui si inserisce lo scritto nella pagina. È possibile che le cose cambino quando si passa dal copione al fumetto.
Step 14 – Passare il fumetto allo scanner
Una volta asciugato l’inchiostro, bisognerà scannerizzare il fumetto per metterlo in formato digitale sul computer. Si potrà, quindi, aggiungere del testo e usare del software grafico per colorare il fumetto. Scannerizzare le immagini a 600 DPI (Dots Per Inch). Questa risoluzione manterrà intatte e nette le linee del disegno.
Se il fumetto è troppo grande da scannerizzare in una volta sola, bisogna suddividendolo in sezioni e utilizzando lo strumento Laccio di Photoshop spostare e ricombinare i diversi fotogrammi.
Quando si scannerizzano le immagini in bianco e nero, bisogna assicurarsi di scegliere la scala di grigi (specialmente per le immagini con molta ombreggiatura).
Step 15 – Pulire l’immagine
Effettuata la scansione, è possibile usare Photoshop per cancellare piccoli errori o tratti di matita. Inoltre, puoi usare degli strumenti che servono ad aggiungere dell’altra ombreggiatura e anche delle linee più spesse.
Step 16 – Creare un font
Un modo per far spiccare un fumetto sugli altri è usare un carattere personalizzato. Ad esempio, è possibile usare caratteri diversi per differenti personaggi. Online esistono molti programmi (gratuiti o a pagamento) per creare dei caratteri. Uno dei più popolari è FontCreator.
Step 17 – Aggiungere le nuvolette di dialogo con Photoshop
Usando lo strumento “Livelli” in Photoshop è possibile creare uno strato per il testo e un altro per le nuvolette. Entrambi i livelli dovrebbero essere separati da un terzo, contenente il disegno.
Lo strato con il testo dovrebbe essere in cima, seguito da quello delle nuvolette. Quello con il disegno dovrebbe essere in fondo.
Per creare le nuvolette:
Sul livello delle nuvolette, aprire l’opzione “Fusione” (creerà un contorno alle nuvolette alla fine del processo).
Selezionare “Tratto” e impostarlo con questi parametri:
- Dimensione: 2px
- Posizione: Interna
- Modalità Blend: Normale
- Opacità: 100%
- Tipo di riempimento: Colore
- Colore: Nero
- Inserire sul livello “Testo” lo scritto da inserire nelle nuvolette.
- Usare il carattere creato in precedenza o selezionane uno appropriato per lo stile visivo.
- Selezionare il livello delle nuvolette.
- Usare lo strumento “Ellissi” per creare dei pezzi di bollicine attorno al testo scritto.
- Piazzare il cursore al centro del testo e, mentre si trascina il mouse per creare una selezione ellittica, tenere premuto il tasto “Alt”.
- Selezionare lo strumento “Lazo Poligonale” e tenere premuto il tasto maiuscolo per creare un triangolo appuntito nella selezione.
- Selezionare “Bianco” come colore di riempimento di sfondo.
- Premi “Alt + Canc” per riempire la selezione sullo strato delle bolle.
- Verrà creato automaticamente il contorno e la nuvoletta del fumetto sarà pronta.
Step 18 – Colorare il tuo fumetto
È opzionale, perché la maggior parte dei sono in bianco e nero.
Si può colorare direttamente sulla pagina, usando colori veri e propri oppure colorare usando il PC dopo aver fatto la scansione del fumetto.
Esistono programmi (come Photoshop e Illustrator) che rendono il procedimento di colorazione veloce e meno noioso.
Usare una ruota di colori per assicurarsi che stiano insieme armoniosamente (i colori posti l’uno di fronte all’altro sulla ruota sono complementari).
PUBBLICARE IL FUMETTO
Step 19 – Caricare il fumetto su un servizio online di memorizzazione delle immagini
Per condividere il fumetto con amici e parenti è possibile caricarlo su un servizio gratuito di hosting per immagini (ad esempio, creando un account su PhotoBucket, ImageShack o Imgur e caricando il fumetto) e inviare i link a tutte le persone che si conoscono, o pubblicarli sui social network.
Step 20 – Creare un account su DeviantArt
Su DeviantArt esiste un’intera sezione dedicata a cartoni e fumetti. Quando si pubblica una creazione, i fan possono lasciare un commento. Inoltre, è possibile interagire con altri artisti.
Step 21 – Creare la propria pagina di fumetti online
È il modo migliore per incrementare il proprio pubblico senza dover passare attraverso i canali tradizionali della pubblicazione. Richiederà più tempo, ma i benefici saranno maggiori.
Bisogna creare un sito web che funzioni bene e che si adatti all’estetica del fumetto (affidandosi ad un web designer professionista).
È importante che la gente torni a visitare il sito con regolarità, quindi bisogna fare aggiornamenti frequenti. Inoltre, bisogna interagire con i lettori, dedicando loro del tempo (ad esempio, scrivendo articoli sul blog e rispondendo ai loro commenti).
Step 22 – Mandarlo a un’agenzia stampa se adatto a un quotidiano
Sono gruppi di editori che distribuiscono i fumetti ai giornali tutto il mondo. Ricevono migliaia di richieste ogni anno, ma scelgono solo 3 o 4 strisce.
Le maggiori agenzie stampa sono:
- Creators Syndicate
- King Features Syndicate
- Washington Post Writers Group
- Tribune Media Services
- United Feature Syndicate
Step 23 – Mandarlo a un editore di fumetti tradizionali
Questo settore ha avuto una significativa espansione negli ultimi decenni e include ogni tipo di racconto grafico e di collezioni di fumetti.
I maggiori editori:
- DC Comics
- Marvel
- Image Comics
- Dark Horse
(Oltre agli editori famosi, esistono case editrici indipendenti che cercano nuove proposte).
Step 24 – Pubblicare il fumetto da solo
Esistono risorse come “CreateSpace” che pubblicano automaticamente il fumetto su Amazon e che stampano le copie solo in base agli ordini ricevuti. Questo permette di evitare tutto il lavoro di distribuzione.